CHARTA

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La cartografia storica costituisce una fonte imprescindibile per lo studio di cospicui aspetti della storia dei territori a diverse scale, e molto spesso i dati che da essa si estrapolano ci forniscono la più antica immagine di un determinato ambito territoriale, prima delle dirompenti trasformazioni intervenute nell’età contemporanea. Essa è un vero patrimonio storico-documentale in gran parte insondato sotto il profilo euristico, disperso in infinite e variegate collocazioni archivistiche, per lo più negletto nel suo autentico valore di testimonianza di civiltà, nonché privo della visibilità che al contrario meriterebbe. Da una preliminare e sommaria ricognizione svolta a campione nei principali archivi italiani e in altre sedi archivistiche appartenenti ad istituzioni diverse e a famiglie private, si evince che non c’è serie archivistica che non dischiuda a sorpresa, tra le pieghe di un tomo notarile o di un registro giudiziale o ancora nel bel mezzo di una filza di lettere, una “platea”, un “disegno”, una “mappa”, una “pianta”.

Il quadro testé delineato rende ormai improcrastinabile, per la fruizione di questo materiale, l’avvio di nuove ed avvincenti ipotesi euristiche a cominciare da una certosina opera di censimento alle diverse scale possibili e da un tentativo di organica e sistematica classificazione tematica delle opere il cui ambito cronologico si colloca tra il XVI e la metà del XIX secolo.

Tale auspicabile opera di censimento, classificazione e valorizzazione alla scala nazionale non può che passare attraverso la realizzazione di un progetto-pilota, ad una scala preferibilmente interregionale, mediante il quale mettere a punto metodologie d’indagine innovative, efficaci ed “esportabili” verso altre aree del territorio nazionale ed internazionale, nonché fissare strategie e obiettivi di riferimento validi anche per lo sviluppo di future indagini sul medesimo tema.

Il progetto che si presenta in questa sede intende avviare un’indagine che funga da exemplum epistemologico, metodologico e teleologico in Italia e in Europa. Per la realizzazione del progetto-pilota sono stati scelti i territori delle province di Brescia, Verona e Trento nei quali si intende condurre un’indagine mirata a censire, classificare tematicamente e valorizzare il patrimonio cartografico conservato presso gli archivi comunali e presso altri istituti di tutela.

I territori provinciali prescelti forniscono la scala interregionale auspicata, e, per la loro contiguità geografica e la loro diversità storica e culturale, appaiono ambiti di indagine stimolanti e ideali per due ordini di motivi: da un lato tali aree rappresentano il punto di raccordo geo-culturale tra l’area Mitteleuropea, a prevalente cultura germanica, e le aree della mezzadria storica padana e medio-adriatica di cultura neolatina; dall’altro le suddette peculiarità geo-culturali hanno dato origine a produzioni cabreistiche differenti sul piano contenutistico, formale ed estetico, che consentono comparazioni interessanti dal punto di vista scientifico.