Al fine di arrivare ad avere un quadro complessivo della diversità genetica delle popolazioni Trentine, sono state scelte nove aree di studio in modo da coprire le principali zone geografiche della regione, comprese quelle che ospitano le minoranze linguistiche. Sono state considerate le valli di Fiemme, Fassa (Ladini), Primiero, Fersina e l’altipiano di Luserna (Cimbri) nella zona orientale; le valli di Non, Sole, e Giudicarie nella zona occidentale e la valle dell’ Adige nell’ area centrale. Sono stati raccolti un totale di 450 campioni idonei, per la maggior parte di sesso maschile, ripartiti per località così mostrato nella tabella sottostante.
La raccolta del materiale biologico è avvenuta in due modi:
Tramite un prelievo di sangue presso i centri di raccolta sangue di alcuni Ospedali dell’ Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia Autonoma di Trento (Banca del gue di Trento, Presidio ospedaliero di Cles, Poliambulatorio di Pergine, Presidio ospedaliero di Tione, Ospedale di Rovereto) ad opera del personale specializzato;
Tramite prelievo di cellule della mucosa della bocca, attraverso degli spazzolini sterili monouso, prelevati durante gli incontri con le popolazioni.
I donatori per poter partecipare al progetto dovevano provenire da una delle località interessate da almeno tre generazioni e da parte di entrambe i genitori. Le persone che hanno deciso di prendere parte alla ricerca, hanno donato il proprio campione biologico dopo aver firmato un Consenso Informato (differenziato per i due metodi di prelievo) e riempito un modulo con i dati anagrafici relativi alla propria ascendenza e a quella dei familiari. Una volta prelevati, i campioni sono stati depositati in provette sterili, numerate precedentemente in modo da garantire l’anonimato, e conservati in laboratorio a bassa temperatura fino alla fase successiva di analisi genetica.
ASPETTI BIOETICI
In riferimento agli aspetti Bioetici legati alla partecipazione alla ricerca, il progetto e la documentazione relativa al campionamento sono stati visionati ed approvati dal Comitato Etico per la Sperimentazione con l’essere Umano dell’Università di Trento (http://www.unitn.it/ateneo/2606/il-comitato-etico-la-sperimentazione-con-l-essere-umano). Nel Consenso Informato sono stati chiaramente riportati gli scopi del progetto, i criteri di selezione dei donatori, la procedura di campionemento, i rischi e i benefici legati alla partecipazione alla ricerca, i costi, così come la conservazione dei campioni e, naturalmente, il trattamento dei dati sensibili.