dott.ssa Elena Dai Prà

dott.ssa Elena Dai Prà
Dipartimento di Lettere e Filosofia
Ricercatrice
Trento – Via Tommaso Gar, 14 – I-38122
+39 0461 28 1141
elena.daipra@unitn.it

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ATTIVITÀ DI RICERCA
L’elaborato di tesi ha costituito l’occasione per accostarsi alla complessa problematica dei beni culturali e paesaggistici, e per approfondire i rapporti tra geografia e tutela del patrimonio culturale. In particolare, fin dalla scelta della tesi di laurea la sottoscritta ha coltivato tematiche relative alle ville e grandi residenze gentilizie di campagna evidenziandone le qualità di beni geo-culturali, paradigmi di identità locale e microcosmi funzionali in cui si rispecchia l’organizzazione territoriale di una determinata area. Le ville suburbane, in quanto epicentri organizzativi e direzionali di plaghe produttive e poli di irradiazione di attività agricole ed extra-agricole, diventano chiavi di lettura del paesaggio rurale e della territorialità. Su questo argomento, sul poliedrico ruolo svolto dalle ville nel contesto territoriale pesarese, nonché sulle prospettive di salvaguardia e valorizzazione delle strutture e loro adiacenze, vertono alcune pubblicazioni; altre analizzano fattispecie in cui emergono interessanti sinergie tra ruoli socio-culturali della villa ed economia rurale, o indagano il rapporto ville/sviluppo regionale marchigiano.
Desiderosa di approfondire la conoscenza dei processi di territorializzazione e di regionalizzazione del mondo antico, si è interessata di organizzazione spaziale in età romana, dapprima partecipando ad alcune missioni archeologiche universitarie di studio e verifica degli assetti poleografici in Italia (Sardegna, Sicilia) e all’estero (Cirenaica), successivamente indagando i principi e gli orientamenti geopolitici della romanità nell’ambito del Centro di Ricerca e Studio dei Beni Culturali Marchigiani dell’Università di Urbino.
Accanto ai suddetti ambiti tematici, ha rivolto le sue analisi anche verso le dinamiche geo-antropiche che hanno contribuito alla costruzione della territorialità delle Marche settentrionali e aree contermini, e del Lazio settentrionale (feudo di Soriano al Cimino). In particolare, ha svolto ricerche a fonti integrate sull’opera di valorizzazione e rimodellamento regionale attuata dal casato Albani, tra XV e XIX secolo, attraverso molteplici interventi in campo ambientale, economico-produttivo, politico-amministrativo, e testimoniata dalla cartografia storica e dalle numerose “segnature” del passato che il paesaggio culturale conserva. L’attuale palinsesto territoriale rivela infatti persistenze ed eredità funzionali di tali azioni che spaziano dall’edilizia rurale alla continuità d’uso della viabilità, dai relitti di archeologia industriale alle sistemazioni idrauliche lungo le vallate fluviali, dall’eredità toponomastica alle bonifiche agrarie e sanitarie.
Attualmente fa parte del gruppo di lavoro A.Ge.I. “Monastero e castello”, coordinato dalla Professoressa Gabriella Arena dell’Università degli studi di Cassino, e, in qualità di segretario, del Gruppo di lavoro A.Ge.I. “I parchi della letteratura. Territorio regionale tra spiritualità e fruizione”, costituito nel 2003. Di questo argomento si era già occupata in precedenza focalizzando le proprie osservazioni: sui fondamenti epistemologici e teleologici di questo settore della parchistica italiana e sul ruolo esegetico della disciplina geografica nei confronti di tali nuove realtà territoriali; sulle potenzialità formative ed applicazioni didattiche del parco letterario; nonché su alcune esemplificazioni regionali particolarmente significative per la ricchezza di itinerari tematici proposti e spendibili in chiave di rilancio turistico-culturale delle aree interessate.
Più di recente si è accostata alla Geografia dell’alimentazione con studi e ricerche personali condotte direttamente sulle principali aziende che operano nel settore dell’e-commerce agro-alimentare; ciò ha consentito di elaborare una prima ricostruzione degli attuali scenari della commercializzazione del made in Italy eno-gastronomico tipico e di qualità nel mondo.
Dal 1997 fa parte del Gruppo di ricerca del C.N.R. “Progetto Finalizzato Beni Culturali” coordinato, per la regione Marche, dalla cattedra di Geografia dell’Università di Urbino. Nell’ambito di tale unità di ricerca ha prodotto un contributo presentato al Convegno “Ville e grandi residenze gentilizie di campagna tra sviluppo regionale e identità locale. Geografi e territorialisti a confronto” tenutosi a Treia nel giugno 2003, e ha collaborato alla realizzazione di una cartografia tematica informatizzata delle ville marchigiane, presentata nell’ambito della mostra geo-foto-cartografica allestita (a cura della sottoscritta) contestualmente al convegno di studi “Beni culturali territoriali regionali” tenutosi ad Urbino nel settembre 2001 ed organizzato dall’Università di Urbino, dal C.N.R. e dalla Regione Marche.
Dall’aprile 2005 collabora attivamente sotto il profilo euristico e didattico con il CeVaPAT (Centro per la Valorizzazione del Patrimonio Ambientale e Culturale del territorio) del C.N.R., in particolare al progetto, finanziato dal Ministero del Welfare, “Nuove forme di occupazione e orientamento nei territori rurali” che ha come obiettivo l’elaborazione e la sperimentazione di un modello di indagine sulle opportunità occupazionali e professionali di tre aree rurali campione, tra cui la Valsugana.