Laboratorio

Al Laboratorio “Bernardino Bagolini” (LAB) fanno riferimento tutte le attività di ricerca nel campo dell’archeologia preistorica e medievale. Diretto dalla prof.ssa Annaluisa Pedrotti (docente di Preistoria e Protostoria) e gestito dal dott. Fabio Cavulli (tecnico archeologo), afferiscono al LAB il prof. Diego E. Angelucci (Metodologie della Ricerca Archeologica), il dott. Stefano Grimaldi (Antropologia), la dott.ssa Elisa Possenti (Archeologia Medievale), la dott.ssa Elena Dai Pra’ nonché docenti esterni o di altre facoltà, contrattisti, dottorandi, studenti della Facoltà di Lettere e Filosofia e volontari del Servizio Civile.

Le ricerche svolte dal LAB riguardano la Geografia storica e l’archeologia comprendendo, per quanto riguarda quest’ultima, tutto l’arco cronologico della Preistoria umana e il Medioevo, con particolare attenzione agli aspetti metodologici, all’uso del territorio e alla genesi delle stratificazioni archeologiche. Hanno come oggetto il territorio trentino e padano-alpino in generale, non trascurando però altre regioni italiane ed europee – tra cui la Sicilia, la Penisola Iberica, la Romania. Il LAB agisce in stretta collaborazione con istituzioni trentine (Museo Tridentino di Scienze Naturali, Fondazione Bruno Kessler e Soprintendenze), universitarie e di ricerca, nazionali e internazionali, o finalizzate alla divulgazione scientifica, nell’ambito di progetti cofinanziati dalla Provincia Autonoma di Trento, dalla Comunità Europea, dal MIUR, dal CNR, dalle Soprintendenze Archeologiche e dallo stesso Dipartimento.

Tra i progetti recenti, si segnalano la ripresa delle indagini al Riparo Gaban, una delle stazioni più rappresentative della Preistoria trentina, la coordinazione del network europeo ALPINET e la partecipazione al progetto APSAT (Archeologia dei Paesaggi e dei Siti di Altura Trentini).

Il LAB è equipaggiato per realizzare trattamenti di recupero, archiviazione, classificazione e riproduzione dei reperti archeologici; selezione e campionatura dei materiali per analisi di dettaglio; analisi di campioni di natura organica e inorganica (in collaborazione con le Facoltà di Ingegneria e di Scienze); documentazione e archiviazione di dati in ambiente GIS e CAD; fotogrammetria e georeferenziazione della documentazione di scavo; analisi di campioni al microscopio stereoscopico, metallografico e petrografico. È inoltre dotato di una vasta biblioteca archeologica.