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WORKSHOP SULLE TECNICHE DI FOGGIATURA DELLA CERAMICA

WORKSHOP SULLE TECNICHE DI FOGGIATURA DELLA CERAMICA

La ceramica di Lugo di Grezzana. Attività sperimentali

 Venerdì  16 Giugno 2017 Ore 10.00 –  Laboratorio “B.Bagolini” – laboratorio materiali

l’incontro, organizzato nell’ambito della Scuola di Dottorato in Studi Umanistici, è aperto agli studenti della magistrale, docenti e a tutti gli interessati.

Responsabili scientifici: Annaluisa Pedrotti, Annalisa Costa, Fabio Cavulli.

Gli interessati devono confermare la loro partecipazione inviando un’email entro giovedì 15/6: annalisa.costa@unitn.it

Workshop sulle tecniche di foggiatura della ceramica

Il laboratorio sulle tecniche di foggiatura ceramica, iniziato nel 2014, è rivolto agli studenti della triennale, della magistrale e a tutti gli interessati. Partendo dalla materia prima si procederà alla  modellazione di forme tipiche del Neolitico antico secondo diverse tecniche come quella a colombino, a pressione, a lastre. Le forme realizzate verranno poi cotte in  buca presso il sito di Lugo di Grezzana, dove dal novembre 2016 si svolgono periodicamente una serie di attività di archeologia sperimentale che rientrano in un progetto di dottorato dell’Università di Trento e del Laboratorio Bagolini.

L’uso del fuoco durante il Neolitico. Cotture sperimentali in fossa e verifica di ipotesi archeologiche

Il Laboratorio “B. Bagolini” dal mese di novembre 2016 programma una serie di attività sperimentali, nell’ambito del progetto di dottorato di Annalisa Costa, che si svolgeranno a Lugo di Grezzana (VR). Il sito, scavato tra il 1991 e il 2006 e attribuito al Neolitico antico (5300-4900 a. C. calibrato), ha restituito delle interessanti strutture di combustione infossate circolari (o leggermente ellissoidali), alcune profonde fino a 50 cm con evidenti tracce dell’uso del fuoco. Le attività prevedono diverse repliche sperimentali di cotture in fossa che aiutino a comprendere la funzione delle strutture e le modalità di combustione. Si cercherà di verificare la compatibilità tra le temperature raggiunte dai forni e quelle a cui sono state cotte le ceramiche, quindi quali possono essere stati i processi che hanno portato alla formazione delle tracce riscontrate archeologicamente. Le attività di archeologia sperimentale svolte, infatti, rappresentano un valido metodo per la comprensione di quei processi all’origine delle evidenze archeologiche rinvenute nel sito.

Sessione estiva: dal 26 al 30 giugno.

È previsto un numero massimo di 4/6 partecipanti.

Gli studenti interessati possono richiedere informazioni inviando una e-mail a: annalisa.costa@unitn.it